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lunedì 15 agosto 2016

Una giornata a Stará Boleslav e Brandýs nad Labem - Parte 2: Brandýs nad Labem

Vista del Castello di Brandýs con la torre barocca
(continua dall'articolo precedente)

Terminata la visita delle interessantissime chiese di Stará Boleslav, ci avviamo a piedi verso il castello di Brandýs nad Labem, che dista solo alcune centinaia di metri dalla porta di accesso del borgo e sorge in posizione sopraelevata sulla riva opposta del fiume Elba (in ceco "Labe", da qui viene il nome della località).

domenica 17 luglio 2016

Una giornata a Stará Boleslav e Brandýs nad Labem - Parte 1: Stará Boleslav


Porta di accesso a Stará Boleslav
Lo scorso 19 giugno ho avuto l'opportunità, grazie all'invito di Guido Carrai ed alla disponibilità del suo amico di vecchia data Milan Novák (persona davvero straordinaria che meriterebbe un articolo a parte), di visitare due luoghi simbolo nella storia della Boemia.

Due luoghi adiacenti l'uno all'altro, ricchi di storia e situati soltanto a pochi chilometri da Praga, ma che, come spesso accade, restano purtroppo pressoché sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone; sto parlando del castello di Brandýs nad Labem e del piccolo, antichissimo borgo di Stará Boleslav.

domenica 12 giugno 2016

La top ten degli ingredienti più amati dai cechi

Il cibo è uno degli argomenti in assoluto più ricorrenti quando i miei connazionali mi chiedono delle informazioni sulla mia vita in Repubblica Ceca.

Per noi italiani la buona tavola è fondamentale, quindi non c'è assolutamente da stupirsi se quasi tutti per prima cosa vogliono sapere cosa si mangia qui, quali sono i piatti tipici, se gli ingredienti che si trovano nei supermercati sono di buona qualità ecc...

La cucina ceca, si sa, è prevalentemente a base di carne, ma lasciando da parte le ricette e le preparazioni vere e proprie mi sono chiesto: quali sono gli ingredienti che non possono assolutamente mancare in una cucina ceca degna di questo nome? Ovvero: quali sono i prodotti che i cechi amano di più inserire nelle loro preparazioni o come contorno delle stesse?

martedì 3 maggio 2016

Carlo IV e l'Italia

Statua di Carlo IV a Praga
Chiunque abbia almeno un minimo di confidenza con la storia di Praga e della Boemia in generale non può non conoscere Carlo IV di Lussemburgo, il re (poi imperatore) che più di ogni altro ha rivoluzionato la città dal punto di vista sia architettonico che culturale, rendendola di fatto molto simile a come la possiamo ammirare ancora oggi.

Tutti collegano immediatamente la sua figura al famosissimo Ponte Carlo (che in realtà si chiama così solo dagli anni '70 del secolo scorso), ma questo sovrano, che parlava correntemente cinque lingue e aveva ricevuto la sua istruzione in Francia, ha fatto costruire anche la splendida cattedrale gotica di San Vito al castello, ha fondato il quartiere della Città Nuova (raddoppiando di fatto le dimensioni dell'area urbana di allora, un progetto di pianificazione edilizia straordinario per l'epoca) ha dato vita all'Università di Praga, la prima a nord delle Alpi, ha personalmente contribuito alla progettazione della cattedrale di San Pietro e Paolo nella fortezza di Vyšehrad, ha fatto costruire l'imponente castello di Karlštejn, a pochi chilometri da Praga, e quello di Radyně (nei dintorni di Pilsen) e ha fondato la città termale di Karlovy Vary, nel nord ovest della Boemia, questo solo per citare le sue opere principali, a cui se ne dovrebbero aggiungere molte altre.

Purtroppo però in pochi sanno dei rapporti costanti e dell'influenza che questo straordinario sovrano ha avuto nei confronti dell'Italia, questo perché, del tutto inspiegabilmente, nel nostro paese alla figura di Carlo IV non viene data l'importanza che meriterebbe, basta pensare che solo poche righe (e nessuna realmente interessante) sono state scritte da alcune testate giornalistiche italiane per ricordare che quest'anno ricorre il settecentenario della sua nascita.

venerdì 4 marzo 2016

Due ponti, due leggende, due diversi finali.

Cosa accomuna il celeberrimo Ponte Carlo di Praga, percorso ogni giorno da migliaia di turisti, a un altro ponte, molto meno conosciuto, che si trova in un piccolo borgo toscano ai piedi delle Alpi Apuane?

Mi riferisco al Ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, meglio conosciuto con il suo inquietante soprannome di "Ponte del diavolo", che colpisce subito per la sua forma, per l'ampiezza della campata centrale e per le sue incredibili pendenze, tanto che all'epoca molti ne ritenevano impossibile la realizzazione.

Entrambi sono splendidi esemplari di ponte di pietra, certo, entrambi risalgono all'epoca medioevale ed entrambi sono a loro modo unici, ma ciò che molti non sanno è che condividono un segreto sovrannaturale nel loro passato: entrambi infatti, secondo quanto ci è stato tramandato dalle antiche leggende popolari, sono come li possiamo ammirare oggi grazie a un patto di sangue stipulato con il diavolo.

A onor del vero bisogna precisare prima di tutto che di leggende analoghe legate ai ponti ne esistono anche in altri luoghi, questo perché queste strutture sospese sull'acqua hanno sempre suscitato nelle persone un misto di meraviglia superstiziosa, di timore e di ammirazione.

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