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domenica 24 novembre 2013

Miti da sfatare: Il "cecoslovacco"

Una delle domande che mi fanno più spesso sulla Repubblica Ceca (dandosi poi da soli anche un'ipotetica risposta) è certamente questa: "Ma lassù che lingua parlano? Il cecoslovacco?".
Mi sembrava quindi interessante e soprattutto doveroso chiarire una volta per tutte un concetto molto semplice ma a quanto pare ben poco conosciuto: sfatiamo pure questo mito, il "cecoslovacco" non esiste e non è mai esistito, nemmeno quando i due paesi erano ancora uniti sotto un'unica bandiera!

Molto più semplicemente la risposta corretta è questa: in Repubblica Ceca si parla il ceco, mentre il Slovacchia si parla (indovinate un po'?) lo slovacco!
Assurdo vero? Chi ci avrebbe mai pensato...

Scherzi a parte c'è da dire che il ceco e lo slovacco sono due lingue sicuramente molto simili tra di loro e ovviamente appartengono tutte e due allo stesso ceppo linguistico, tanto che la stragrande maggioranza della popolazione di entrambi i paesi è in grado di parlare e soprattutto di comprendere senza troppe difficoltà sia il ceco che lo slovacco.
Entrambe sono lingue slave occidentali e qui cade un altro falso mito: molti infatti mi chiedono se in questi paesi si usa l'alfabeto cirillico, ma in realtà l'alfabeto cirillico si usa unicamente nelle lingue slave orientali, come ad esempio il russo.

Se molte parole sono uguali o perlomeno si somigliano, ce ne sono molte altre però che sono completamente diverse (tra queste anche moltissime parole di uso comune) così come sono diverse in molti casi le declinazioni.
Come nel latino, infatti, nelle lingue slave non esistono gli articoli e le parole vengono declinate in base a sette casi distinti: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, locativo e strumentale.
Ma mentre il ceco utilizza correntemente tutti e sette questi casi, nello slovacco il vocativo è usato talmente di rado che spesso non viene nemmeno considerato dai linguisti.

Una delle maggiori e più evidenti differenze tra il ceco e lo slovacco si trova però nei nomi dei mesi dell'anno: mentre in ceco infatti si utilizzano le forme tradizionali slave riferite alla natura ed alle tradizioni contadine, in slovacco (così come nella maggior parte delle lingue slave) si adottano i nomi che derivano dal latino.

Quindi, augurandovi una buona domenica, vi saluto con un arrivederci in entrambe le lingue:

Na shledanou!!! (Cs)

Dovidenia!!! (Sk)

(E non venitemi a dire che vi sembrano uguali! ^__^)

P.S. Se vi interessa approfondire l'argomento delle lingue slave cliccate qui

2 commenti:

  1. ehhh, una volta, alla BIT (Borsa internaz. del turismo) di Milano, la signora addetta dell´ufficio del turismo ceco mi disse che, in quasi due giorni, ero uno dei pochi che non le chiedesse se, a Praga, c´é il mare ;-)
    Enrico Bonaiti

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